In occasione del Vitafoods Ginevra 2023, EPO Srl, azienda leader nel campo degli estratti vegetali, ha presentato l’ultimo nato della propria linea di “branded extracts”.
immunHopETM è un estratto secco di alta qualità, certificato mediante DNA barcoding e standardizzato in polifenoli totali, che si caratterizza per delle proprietà citoprotettive di tipo antiossidante ed antivirali, potenzialmente utili per supportare le naturali difese dell’organismo.
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata dai virus influenzali; normalmente si presenta con un andamento epidemico stagionale, ma a volte può essere anche di tipo pandemico, come nel caso della “Spagnola” del 1918, che causò almeno 20 milioni di decessi. Questa malattia così comune riveste una grande rilevanza per la sanità pubblica e, in generale, per l’intera società. Ciò si deve alla spiccata tendenza dei virus influenzali alla mutazione, caratteristica che permette loro di eludere le difese immunitarie sviluppate sia dalle persone immunizzate che da quelle che hanno già contratto la malattia. A tutt’oggi la vaccinazione e le misure igieniche preventive sono le uniche armi a disposizione per contrastare la diffusione della malattia. Per questo è estremamente importante aiutare il nostro organismo a mantenersi in buona salute, attraverso un sano stile di vita ed un supporto delle nostre difese fisiologiche.
immunHopETM combina le proprietà di due piante tradizionali che, associate in una proporzione brevettata, ha mostrato degli effetti sinergici particolarmente interessanti.
Humulus lupulus L. è una pianta dioica rampicante nativa delle zone temperate dell’Eurasia, le cui infiorescenze vengono impiegate come aromatizzanti nella birra fin dal sec. XI. Viene tradizionalmente usato come digestivo e per favorire il rilassamento ed il sonno. Recentemente la ricerca scientifica ha identificato per il luppolo anche delle proprietà antivirali in vitro.
Sambucus nigra L. è un albero tipico dell’Europa temperata, da sempre impiegato nelle patologie dell’apparato respiratorio e nell’influenza, principalmente per la sua azione diaforetica, in quanto l’aumento della sudorazione aiuta a ridurre la febbre.
L’associazione di luppolo e sambuco in immunHopETM ha dimostrato di avere proprietà antivirali ed antiossidanti in esperimenti in vitro. Dal momento che molte vie metaboliche utilizzate dai virus per infettare la cellula sono sensibili a reazioni redox, da tempo la ricerca scientifica si è indirizzata verso lo studio dei polifenoli, antiossidanti naturali presenti in molte piante, tra cui le nostre. L’associazione in specifiche proporzioni di queste due piante, probabilmente in virtù della combinazione dei polifenoli in essi presenti, ha infatti dimostrato di avere delle proprietà particolarmente interessanti.
immunHopETM è infatti in grado di ripristinare la vitalità cellulare dopo trattamento con l’agente pro-ossidante t-butil idroperossido (tBOOH) e i livelli intracellulari di specie reattive all’ossigeno (ROS), ma soprattutto svolge un’attività sinergica nella fase di replicazione e trasmissione dell’infezione virale: immunHopETM produce un effetto potenziato rispetto alle singole piante nella riduzione dei livelli di RNA messaggero (mRNA) di tutte le proteine virali testate, in particolare della nucleoproteina e della neuraminidasi.
Ancora più interessanti sono le proprietà stimolanti delle difese antiossidanti intracellulari dimostrate da immunHopETM in modelli sperimentali in vitro. immunHopETM è stato infatti valutato in relazione all’attività del fattore nucleare eritroide-2 (Nrf2), cioè un fattore di trascrizione che regola l’espressione genica di una grande varietà di enzimi citoprotettivi antiossidanti; in presenza di stress ossidativo Nrf2 viene mobilitato dal citosol al nucleo, dove avvia la trascrizione dei geni antiossidanti e delle loro proteine, conducendo alla sintesi di enzimi e fattori antiossidanti, tra cui il glutatione.
Nel nostro esperimento, cellule di carcinoma polmonare sono state sottoposte a un pretrattamento di 24 h, al termine del quale sono state esposte a un co-trattamento in presenza del fattore pro-ossidante tBOOH per 30 minuti. Al termine dell’esposizione al t-BOOH, le cellule sono state analizzate tramite immagini in fluorescenza. Dall’analisi semi-quantitativa emerge che immunHopETM aumenta l’espressione di Nrf2 in maniera significativa non solo rispetto al controllo, ma anche rispetto alle singole piante. Tale effetto risulta evidente anche nel caso di danno ossidativo indotto da tBOOH; infatti, la miscela ripristina i normali livelli di Nrf2 ridotti dal tBOOH.
Questi risultati incoraggianti confermerebbero pertanto l’uso tradizionale delle piante utilizzate in immunHopETM a supporto delle naturali difese dell’organismo; ulteriori riprove potranno emergere da studi in vivo.