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Alla fine del 2022 è stato pubblicato il rapporto della nuova ricerca “Changes in food behaviour in times of crisis”. Lo studio è stato coordinato dall’Università di Aarhus in Danimarca e ha visto la partecipazione dell’Università di Helsinki e KU Leuven. Il progetto è stato finanziato da EIT Food, la più grande e dinamica comunità di innovazione alimentare del mondo. EIT Food è sostenuto dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), un organismo dell’Unione europea.
I dati dei consumatori sono stati raccolti tramite un’indagine online condotta da Aistila Oy (www.aistila.fi), una società di ricerca. La raccolta dei dati è stata condotta in 10 Paesi europei (Spagna, Svezia, Germania, Regno Unito, Polonia, Italia, Francia, Grecia, Finlandia e Romania) nell’agosto 2022. Sono stati intervistati 5.000 consumatori adulti (18+), 500 per Paese, che rispondevano ai criteri di responsabilità o corresponsabilità nella spesa.
Il progetto è uno studio di follow-up della ricerca condotta nel 2020, che ha dimostrato che le misure di lockdown a causa del COVID-19 possono aver provocato un cambiamento duraturo del comportamento in relazione al consumo di alimenti.
L’indagine rivela che più della metà dei consumatori intervistati (55
I consumatori reagiscono all’aumento dei prezzi tagliando i costi dove possono, ad esempio comprando meno, acquistando marche più economiche e facendo acquisti in negozi più economici. Quasi quattro consumatori su 10 (37
Oltre ai comportamenti legati al risparmio, i consumatori europei stanno anche facendo scelte di acquisto più consapevoli. Oltre la metà (52
Esaminando le tendenze dei comportamenti dei consumatori in materia di cucina e alimentazione, il progetto ha utilizzato i risultati per raggruppare i consumatori europei in cinque categorie. Da questo raggruppamento emerge che un terzo (33