Print this article
- 05/03/2023

Come si costruisce un depuratore d’acqua dagli scarti della frutta

Nutra Horizons IT

Front Cover https://chemistry-europe.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/chem.202203929

Alcuni scienziati di Singapore hanno dimostrato che le bucce di frutta possono essere utilizzate per purificare l’acqua, un’innovazione che potrebbe essere impiegata in aree remote e zone disastrate dove l’accesso all’elettricità è limitato. I risultati sono stati pubblicati su Chemistry A European Journal.

Ogni anno a Singapore si producono circa 20.000 tonnellate di scarti di frutta, la maggior parte dei quali generati dall’industria dei succhi di frutta, che utilizza il 50

Utilizzando un metodo di carbonizzazione in due fasi, i rifiuti di frutta comune come bucce di cocco, bucce d’arancia e bucce di banana sono stati utilizzati per creare materiali MXene. Questi materiali MXene sono stati poi utilizzati per creare un assorbitore solare da utilizzare per la desalinizzazione dell’acqua.

Lo studio ha dimostrato che gli MXeni derivati dagli scarti della frutta avevano un’eccellente efficienza, del 90

Come la grafite, gli MXeni non solo sono conduttori naturali, ma hanno anche una struttura 2D che li rende utili per immagazzinare cariche nelle batterie e potrebbero presto essere utilizzati nella produzione di batterie. Pertanto, l’MXene prodotto dai rifiuti della frutta ha potenziali applicazioni che vanno ben oltre la purificazione dell’acqua.

La sfida principale consiste nell’individuare materiali appropriati per un distillatore solare ecologico e più efficiente. I rifiuti organici sono tipicamente mescolati con altre impurità, che non sono di natura organica. Di conseguenza, l’uso delle tecnologie esistenti per produrre materiali puri è limitato. E’ necessario un ulteriore sforzo per selezionare i tipi di materiali di scarto, utilizzando ad esempio l’intelligenza artificiale in combinazione con il machine learning per migliorare la qualità del processo di gestione dei rifiuti.