La stomatite aftosa ricorrente, nota anche come ulcera aftosa ricorrente, è una malattia ulcerosa dolorosa della mucosa orale di eziologia poco chiara, ma molto diffusa tra la popolazione. l tasso di recidiva è variabile, ma la maggior parte delle persone che ne soffre riferisce almeno un episodio ogni 1-4 mesi.
Le attuali strategie di gestione includono l’uso di vari agenti topici come corticosteroidi, antibiotici, analgesici e prodotti a base di erbe che mirano principalmente ad alleviare il dolore e ridurre la durata delle ulcere, mentre c’è un urgente bisogno di agenti terapeutici alternativi che non solo riducano i sintomi, ma prevengano o riducano anche la frequenza di attacchi futuri.
Negli ultimi due decenni, l’uso della supplementazione di zinco nella gestione di varie malattie infiammatorie, inclusa questa, ha riscosso molto interesse poiché svolge un ruolo cruciale nella differenziazione, crescita e rigenerazione delle cellule e nella guarigione delle ferite. Non solo: lo zinco entra in gioco nella regolazione del sistema immunitario, inibendo l’attività delle cellule T helper-17, sopprimendo la produzione di citochine infiammatorie, diminuendo la chemiotassi dei neutrofili e sottoregolando l’espressione del recettore Toll-like-2 nei cheratinociti.
Fino a oggi, nel complesso, i risultati dei numerosi studi già presenti in letteratura hanno mostrato effetti positivi dell’integrazione orale di zinco su segni e sintomi in pazienti con questo tipo di stomatite senza effetti collaterali o con effetti minimi.
Sorgente: https://www.nutrientiesupplementi.it/