Secondo un’inchiesta di “The Washington Post” del dicembre 2020, le tre parole più facilmente associate all’anno che si stava concludendo erano: “chaotic”, “exhausting” e “lost”; nel report pubblicato l’anno scorso dall’American Psychological Association (APA) l’autorevole associazione ha messo in guardia contro i danni di una seconda “pandemia”, non meno preoccupante del COVID-19, e cioè quella dei disturbi dell’umore legati allo stress causato dall’incertezza e precarietà degli ultimi due anni.
Da qui nasce l’interesse del mercato per botanicals innovativi che possano alleviare questi problemi, come ad esempio la Scutellaria lateriflora L., una pianta originaria del Nord America, ma ormai diffusa e conosciuta anche in Europa; già dal 1996 il botanico Foster ha evidenziato che le parti aeree essiccate di Scutellaria lateriflora L. venivano tradizionalmente impiegate come antispasmodico e sedativo nel trattamento dell’ansia e dell’insonnia. Dalla letteratura scientifica risultano studi a conferma di ciò, soprattutto in relazione ad alcuni componenti attivi della pianta, la baicalina e la wogonina, dei flavonoidi che eserciterebbero il loro effetto ansiolitico attraverso la modulazione allosterica del recettore GABA sul sito delle benzodiazepine.
BLUECALM™ è un estratto secco da filiera interamente italiana, standardizzato al 10% in baicalina, con un fitocomplesso ricco in bioattivi; oltre ai flavonoidi sono state evidenziati diversi composti fenolici, quali fenilpropanoidi e catechine, ed ancora diterpenoidi, oli essenziali, aminoacidi e melatonina.
BLUECALM™ è stato testato su cellule di carcinoma surrenalico umano previamente trattate con forskolina, una molecola che induce la steroidogenesi; in questo modello in vitro BLUECALM™ è in grado di inibire il rilascio di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”.
In un secondo studio BLUECALM™ ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti e radical scavenger in diversi modelli sperimentali; in particolare l’attività antiglicativa, cioè l’inibizione della formazione dei prodotti di glicazione degli zuccheri (AGE), molecole coinvolte in molti processi degenerativi e nell’invecchiamento cellulare, insieme ai risultati precedentemente esposti, porrebbero le basi per alcune ipotesi sul suo meccanismo d’azione, che saranno oggetto di ulteriori studi.
Infine, l’identificazione mediante DNA barcoding previene la contaminazione da esemplari del genere Teucrium, piante epatotossiche con cui la Scutellaria può essere sofisticata, garantendo la sicurezza del prodotto.
