Humanæ è un lavoro fotografico in corso dell’artista Angélica Dass, una riflessione insolitamente diretta sul colore della pelle, che cerca di documentare piuttosto che le false etichette “bianco”, “rosso”, “nero” e “giallo” associate alla razza.
È un progetto in costante evoluzione che cerca di dimostrare che ciò che definisce l’essere umano è la sua ineluttabile unicità e, quindi, la sua diversità.
Lo sfondo di ogni ritratto è colorato con una tonalità identica a un campione di 11 x 11 pixel prelevato dal naso del soggetto e abbinato alla palette industriale Pantone®, che, nella sua neutralità, mette in discussione le contraddizioni e gli stereotipi legati alla questione razziale.
Più che volti e colori nel progetto ci sono quasi 4.000 volontari, con ritratti realizzati in 20 diversi Paesi e 36 diverse città del mondo, grazie al supporto di istituzioni culturali, soggetti politici, organizzazioni governative e non.
Il dialogo diretto e personale con il pubblico e l’assoluta spontaneità della partecipazione sono valori fondamentali del progetto e lo connotano con una forte vena di attivismo.
Il progetto non seleziona i partecipanti e non è stata fissata una data per il suo completamento. Da chi è stato inserito nella lista di Forbes, ai rifugiati che hanno attraversato il Mediterraneo in barca, agli studenti sia in Svizzera che nelle favelas di Rio de Janeiro. Presso la sede dell’UNESCO o in un centro di accoglienza.
Tutti i tipi di credenze, identità di genere o disabilità fisiche, un neonato o un malato terminale, tutti insieme costruiscono Humanae. Tutti noi, senza etichette.
Attualmente il progetto conta più di 4.000 immagini. Sono state scattate in 36 città, in 20 Paesi diversi: Arteixo, Madrid, Barcellona, Getxo, Bilbao e Valencia (Spagna), Parigi (Francia), Bergen (Norvegia), Winterthur, Chiasso (Svizzera), Groningen, L’Aia (Paesi Bassi), Dublino (Irlanda), Londra (Regno Unito), Tyumen (Russia), Gibellina e Vita (Italia), Vancouver, Montreal (Canada), New York, San Francisco, Gambier, Pittsburgh e Chicago (USA), Quito (Ecuador), Valparaíso (Cile), San Paolo e Rio de Janeiro (Brasile), Cordoba (Argentina), Nuova Delhi (India), Daegu (Corea del Sud) Wenzhou e Shanghai (Cina), Ciudad de México, Oaxaca (Messico) e Addis Abeba (Etiopia).