Clown, attori di teatro, cantanti: l’arte è sempre andata di pari passo con la bellezza e la giovinezza, con un trucco del viso che lo rende felice, drammatico o semplicemente bello.
E con il cinema, l’arte del trucco si è arricchita di tecniche sofisticate e di una vera scuola per minimizzare i difetti o trasformare un viso. All’inizio del XX secolo, Hollywood diventa la capitale mondiale del cinema e del make-up, e vengono sviluppati i primi prodotti commerciali, tra cui il famoso “pancake” di Max Factor, entrato nella storia della cosmesi.
Si diffonde un nuovo concetto: pigmenti supportati da un eccipiente grasso e facile da usare che oggi è molto usato (camouflage), deciso non nei saloni di bellezza ma negli studi medici.
Si tratta di un trucco speciale e permanente per nascondere gravi anomalie della pelle: alterazioni cromatiche (angiomi, ematomi, vitiligine) o superficiali (cicatrici, carenze pigmentarie dovute a traumi, anomalie strutturali congenite). La tecnica di applicazione è altamente specializzata e individuale, basata su un attento studio del soggetto e utilizzando prodotti appositamente formulati per creare un trucco coprente ma naturale che duri almeno 24 ore e non venga rimosso dall’acqua, dal sudore o alterato dal sole. La tecnica di applicazione segue due criteri: copertura e fissaggio e correzione del colore. Dallo studio del problema, si sceglie la tecnica appropriata, eventualmente combinando diversi cosmetici. Così, una “scala” di colori può essere utilizzata per correggere le tonalità di colore: il verde copre il rosso dell’eritema o della couperose, il giallo agisce sul viola degli angiomi, mentre il marrone copre il bianco-rosato delle cicatrici e della vitiligine, il viola è utilizzato anche per contrastare il giallo delle elastosi o degli xantelasmi cheloidi, mentre le macchie scure di vario tipo, comprese quelle solari, sono trattate con il bianco.
I prodotti di camouflage sono per lo più creme dense o stick, che vengono fluidificati prima dell’uso riscaldandoli, applicandoli e lasciandoli solidificare prima di fissarli. Le tecniche di colorazione sono accompagnate da vere e proprie operazioni di livellamento, ad esempio riempiendo gli avvallamenti o levigando le cicatrici.
I prodotti sono rigorosamente testati per l’innocuità della pelle e gli strumenti di applicazione (spugne, pennelli, spatole…) richiedono la mano abile e creativa di uno specialista, a metà strada tra un truccatore e un artista. I risultati sono eccezionali e, soprattutto, l’impatto emotivo di avere un viso nuovo, liscio e senza tracce di un trauma che spesso condiziona la vita, in una società dove l’apparenza gioca un ruolo prioritario nelle relazioni umane, è eccezionale.