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Gli estratti di Curcuma longa ad alto titolo di curcumina sono da considerarsi novel food e, in quanto tali, non impiegabili negli alimenti senza una preventiva autorizzazione.
Così il ministero della salute in una nota della Direzione generale per la prevenzione e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, inviata a diverse Associazioni e società scientifiche a fine gennaio scorso.
In estate, lo stesso ministero aveva avviato una raccolta dati sul consumo significativo precedente al 1997 degli estratti di Curcuma longa e spp ad elevato titolo di curcumina, poiché, si diceva “dai lavori del gruppo interdisciplinare, non sembra esistere una storia significativa di consumo alimentare di tali estratti/preparati, che sembrano configurarsi come novel food e, pertanto, non impiegabili negli alimenti”. I dati dovevano essere relativi all’ingrediente specifico ed essere correlati all’uso alimentare significativo precedente al 1997.
L’indagine si è conclusa a fine dicembre 2022 e, da qui, la nuova nota che sottolinea come “non risulti esistere una storia di consumo significativo precedente al 1997 relativa a curcumina 95%. Pertanto, tali estratti sembrerebbero configurarsi come novel food ai sensi del Regolamento 2015/2283 e, in quanto tali, non impiegabili negli alimenti senza una preventiva autorizzazione. Il Ministero ha attivato una consultazione con gli altri Stati membri per raccogliere ulteriori informazioni rispetto all’uso significativo nel territorio dell’Unione europea. A conclusione della predetta consultazione, seguirà l’invio di un’ulteriore comunicazione da parte del Ministero con la trasmissione delle risultanze oggetto dell’indagine”.