Istrana, 17 ottobre 2023
Linee guida per una cosmetica sempre più circolare presentate alla Milano Beauty Week
Un imballaggio ricercato esteticamente, ma anche riciclabile. Capace di esaltare le funzionalità del prodotto, e, al tempo stesso, utile ad azzerare gli sprechi. Se per lungo tempo il packaging dei prodotti cosmetici ha faticato a tenere assieme ragioni commerciali e ambientali, oggi i principi di economia circolare orientano buona parte dell’innovazione nel settore della bellezza. Nasce in questa cornice la partnership fra Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche e Aliplast, leader europeo della plastica riciclata, società del Gruppo Hera. In occasione della seconda edizione di Milano Beauty Week (26 settembre – 2 ottobre 2023), le due realtà hanno presentato il white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico”, una guida pratica per aiutare le aziende del settore nella progettazione di packaging plastici pienamente riciclabili, in linea con i più recenti orientamenti normativi dell’Unione Europea e con la sensibilità di un mercato sempre più attento alla protezione dell’ambiente e delle sue risorse.
Andriolo, Amministratore Delegato Aliplast: “white paper opportunità per l’intera filiera”
“Il white paper realizzato assieme a Cosmetica Italia”, spiega Carlo Andriolo, Amministratore Delegato Aliplast, “è un’opportunità per tutta la filiera del beauty, che sta vivendo una forte evoluzione verso prodotti sempre più circolari e attenti all’uso delle risorse. Non è comunque la prima volta che Aliplast mette a disposizione il proprio know-how per questo mercato strategico del made in Italy. Siamo, infatti, da tempo accanto a diverse realtà del settore per sviluppare soluzioni di packaging innovative in plastica riciclata, anche grazie all’Aliplast Lab, in cui co-progettiamo assieme ai nostri clienti prodotti che per estetica e caratteristiche tecniche sono pari al vergine”.
Lavino, Presidente Cosmetica Italia “Approccio di filiera per uno sviluppo sostenibile del comparto”
“La sostenibilità è una priorità e al contempo una responsabilità per il nostro settore”, commenta Benedetto Lavino, presidente Cosmetica Italia. “Si tratta infatti di un tema strettamente correlato all’innovazione (nella quale l’industria cosmetica investe il 6% del proprio fatturato ogni anno) e allo sviluppo dell’industria. L’attenzione all’ambiente è un aspetto su cui siamo chiamati ad agire tanto come singoli quanto per rispondere a una consapevolezza sempre più radicata nel consumatore. Sono numerose le iniziative intraprese dalle aziende, ma di fondamentale importanza risulta anche il ruolo dell’Associazione nel favorire la diffusione, tra le proprie imprese associate, di una cultura e di una conoscenza dei temi legati allo sviluppo sostenibile. In particolare, il white paper realizzato con Aliplast ci permette di ragionare con un approccio di filiera che risulta determinante e strategico nell’affrontare le diverse sfaccettature e le sfide della sostenibilità”.
White paper: indicazioni pratiche per l’ecoprogettazione delle confezioni in plastica
Il documento, coerente con gli indirizzi di Recyclass e SPICE (Sustainable, Packaging Initiative for CosmEtics), iniziative europee di riciclatori di plastica e industria cosmetica, fornisce indicazioni operative molto importanti per orientare le scelte di ecoprogettazione dei contenitori polimerici per la cosmetica. Sarà veicolato attraverso i siti di Cosmetica Italia e Aliplast, i canali social dei due partner e speciali iniziative con i media di settore.
Foto di Annette da Pixabay
Consigli di dettaglio per rendere ogni plastica pienamente riciclabile
Innanzitutto, nel paper si chiariscono brevemente i passaggi dei processi di raccolta, selezione e riciclo dei materiali plastici. Si entra poi nel dettaglio dei contenitori realizzati con i diversi tipi di polimero: HDPE/PP, PET, PE/PP. Per ognuno vengono fornite indicazioni su come progettare ogni componente del packaging: corpo principale, sistema di chiusura, colore del contenitore, strati di barriera, etichettatura, uso di inchiostri per decorazioni.
Alcuni esempi: evitare i multistrato e attenzione ai colori
La carrellata di indicazioni è molto ampia. Alcune valgono per tutti i materiali. Ad esempio, è sempre consigliabile concepire il corpo principale in un unico materiale, evitando una struttura multistrato composta da più polimeri, che rendono più difficile la riciclabilità. Altre sono specifiche. Per quanto riguarda HDPE o PP, sono accettati tutti i colori, tranne i pigmenti non rilevabili dai lettori degli impianti di selezione plastica, come il carbon black. In ogni caso, è sempre preferibile l’uso di colori chiari per il contenitore, perché di più facile impiego una volta trasformato in plastica riciclata. Per i sistemi di chiusura degli involucri in PET si raccomanda poi l’uso di materiali a base di poliolefine, per assicurare la loro separabilità dal contenitore in PET. Inoltre, è da evitare l’utilizzo di componenti metalliche (come molle o sfere presenti nelle pompe o spruzzatori) che causano l’usura delle macchine e in alcuni casi possono fermare le operazioni di riciclaggio. Ma queste, appunto sono solo alcune delle dettagliate linee guida presenti nel paper.
Dimensioni delle confezioni: se troppo piccole meglio raccolte dedicate
Una sezione del white paper è dedicata a due importanti focus. Uno riguarda il dimensionamento dei contenitori. Oggi, infatti, i piccoli oggetti (soprattutto quelli riguardanti il make-up), anche se pienamente conformi alle regole del design per il riciclo, sono per la maggior parte esclusi dal percorso di riciclaggio classico, perché troppo piccoli per essere intercettati da vagli e separatori balistici degli impianti di selezione. Per questi, quindi, si potrebbero prevedere raccolte dedicate presso i punti vendita o lasciare il tappo attaccato all’imballaggio.
Il focus sull’uso della plastica riciclata: impatto ambientale ridotto di due terzi
Un altro focus è invece sull’utilizzo di plastiche riciclate per la realizzazione dei packaging, che può avere significativi vantaggi ambientali in termini di risparmio risorse e di decarbonizzazione.
Il documento, ad esempio, cita uno studio Life Cycle Assessment (LCA) di Aliplast che attesta come un granulo in PET da materiale vergine emette impatta sulle emissioni di CO2 circa il triplo rispetto allo stesso granulo derivante da PET riciclato (3,04 Kg contro 1,25 Kg di CO2 equivalenti).
Si tratta di un beneficio ambientale che, se comunicato con trasparenza al consumatore, può aggiungere un effettivo valore al bene.