L’idea che seguire una dieta specifica in base al proprio gruppo sanguigno sia utile per raggiungere un peso ideale e vivere meglio e più a lungo (proposta ormai più di 20 anni fa) viene nuovamente smentita da questo studio di recente pubblicazione. Nello specifico, i ricercatori hanno utilizzato i dati di uno studio clinico randomizzato più ampio, condotto su 244 soggetti, di età compresa tra 25 e 75 anni con BMI da 28 a 40 kg/m2, il cui obiettivo principale era di misurare gli effetti metabolici di una dieta vegana a basso contenuto di grassi in adulti in sovrappeso.
I soggetti arruolati sono stati divisi in due gruppi: al gruppo di intervento è stato chiesto di seguire una dieta esclusivamente vegana a base di frutta, verdura, cereali e legumi con una quota di grassi limitata a 20-30 g al giorno e di assumere un’integrazione di vitamina B12 (500 μg al giorno), mentre il gruppo di controllo è stato invitato a non cambiare le proprie abitudini alimentari, non escludendo prodotti di origine animale. I ricercatori si sono quindi concentrati sull’analisi dei dati provenienti da 68 dei 122 soggetti randomizzati alla dieta vegana dei quali era stato possibile accertare il gruppo sanguigno, per valutare gli effetti del regime alimentare su peso corporeo, massa grassa, volume di grasso viscerale, livelli di lipidi nel sangue, glicemia e concentrazioni di emoglobina glicata (HbA1c).
Dopo un follow-up di 16 settimane, non sono emerse differenze statisticamente significative tra i vari gruppi. Il peso corporeo era diminuito di 5,7 kg negli individui con gruppo sanguigno A e di 7 kg negli individui non A. Nei soggetti con gruppo sanguigno 0 si osservava invece una perdita di peso di 7,1 kg rispetto ai soggetti non 0 (- 6,2 kg). Anche le variazioni dei marker metabolici misurati erano simili tra i vari gruppi: il colesterolo totale medio era diminuito di 17,2 mg/dL nel gruppo A e di 18,3 mg/dL per tutti gli altri partecipanti e di 17,4 mg/dL nel gruppo 0 contro 18,4 mg/dL nei soggetti con gruppo sanguigno non 0.
Dai risultati ottenuti, spiegano gli autori, è possibile confermare quindi l’infondatezza della dieta dei gruppi sanguigni e smentire la regola secondo la quale i soggetti con gruppo sanguigno A dovrebbero consumare più frutta e verdura rispetto ai soggetti con antigeni 0, per i quali è consigliata una dieta basata principalmente sul consumo di carne. Rimane invece sicuramente più attendibile l’ipotesi che seguire un regime alimentare sano, ricco ad esempio di frutta e verdura, cereali non raffinati e legumi porti in realtà un beneficio per la salute, soprattutto sul calo ponderale e sul profilo metabolico, indipendentemente dal proprio gruppo sanguigno. In altre parole, compiere corrette scelte alimentari basate sul buon senso e sull’aumento del consumo di prodotti vegetali è una scelta vincente per tutti, indipendentemente dagli antigeni sulla superficie dei globuli rossi.