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Un nuovo studio dell’Università del Surrey sulla Stevia è stato pubblicato di recente su The International Journal of Life Cycle Assessment.
L’articolo parla dell’uso della Stevia, un dolcificante naturale non nutritivo, come alternativa più “dolce” allo zucchero che può giovare sia alla salute personale che a quella del pianeta. Lo studio confronta le emissioni di gas serra emesse dalla stevia con quelle dello zucchero rilevando che la stevia ne produce solo il 10% rispetto a quelle generate dalla produzione di zucchero.
I dolcificanti non nutritivi, compresi quelli prodotti sia chimicamente che naturalmente, sono diventati un’alternativa popolare allo zucchero in quanto offrono un modo per ridurre il consumo di zucchero e migliorare la salute. Tuttavia, i profili di sostenibilità di questi dolcificanti non sono stati ampiamente studiati. Lo studio di Suckling e colleghi ha affrontato questa lacuna conducendo una valutazione del ciclo di vita (LCA) sulla produzione di rebaudioside A 60%, puro al 95% (noto come RA60 nello studio) – un glicoside steviolico – estratto dalle foglie di Stevia rebaudiana coltivate in Europa.
Lo studio ha evidenziato che, rispetto allo zucchero, la produzione di Stevia ha un impatto ambientale molto più basso su una serie di indicatori delle categorie ReCiPe2016. In particolare, la Stevia produce solo il 10% delle emissioni di gas serra prodotte dallo zucchero. Tuttavia, lo studio riconosce che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli impatti sulla salute del consumo di dolcificanti non nutritivi come parte di una dieta più ampia.
Nel complesso, l’articolo sottolinea i potenziali benefici dell’uso della Stevia come alternativa naturale e sostenibile allo zucchero. Lo studio evidenzia l’importanza di condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno l’impatto sulla salute e sull’ambiente dell’uso di dolcificanti non nutritivi.
DOI: 10.1007/s11367-022-02127-9