Foto di Michele Blackwell su Unsplash
La rigenerazione dei tessuti è il processo di ricostruzione di tessuti e organi danneggiati nell’organismo per guarirli o sostituirli. Il settore della medicina rigenerativa è ancora nuovo e sperimentale.
La riprogrammazione transitoria mediante l’espressione di OCT4, SOX2, KLF4 e MYC (OSKM) è una strategia terapeutica per la rigenerazione e il ringiovanimento dei tessuti, ma poco si sa sui suoi requisiti metabolici.
Inoltre, la riprogrammazione in vivo tramite OSKM ha una bassa efficienza e alti rischi, tra cui lo sviluppo di teratomi e tumori. In uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Metabolism, i ricercatori dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina in Spagna hanno cercato di svelare nuovi meccanismi molecolari di riprogrammazione in vivo che potrebbero essere sfruttati per manipolare la plasticità cellulare e la riparazione dei tessuti, suggerendo che la vitamina B12 svolga un ruolo importante in questi meccanismi.
Gli autori hanno dimostrato che la riprogrammazione OSKM nei topi causa una deplezione globale di vitamina B12 e segni molecolari di carenza di metionina. La supplementazione con vitamina B12 aumenta l’efficienza della riprogrammazione sia nei topi che nelle cellule in coltura, il che indica un effetto cellulare intrinseco. In particolare, è stato osservato che il marchio epigenetico H3K36me3, che impedisce l’avvio illegittimo della trascrizione al di fuori dei promotori (trascrizione criptica), è sensibile ai livelli di vitamina B12, dimostrando un legame tra i livelli di B12, la metilazione di H3K36, la fedeltà trascrizionale e l’efficienza della riprogrammazione.
Serrano e Kovatcheva hanno inoltre sperimentato la teoria della vitamina B12 su un modello murino di colite ulcerosa. Hanno rilevato che le cellule intestinali che iniziano la riparazione subiscono un processo simile alla riprogrammazione cellulare, che potrebbe beneficiare dell’integrazione di vitamina B12. Inoltre, hanno evidenziato che l’integrazione di vitamina B12 accelera la riparazione dei tessuti nel modello murino di colite ulcerosa.
In studi futuri, sarebbe utile eseguire un’analisi temporale più accurata in presenza di vitamina B12 per definire i dettagli molecolari del processo di riparazione potenziato.
Nel complesso, i risultati dello studio contribuiscono ad avanzare la nostra attuale comprensione molecolare della riprogrammazione in vivo e in vitro ed evidenziano la possibilità di somministrare in modo sicuro la B12 per il potenziamento terapeutico della plasticità cellulare per la medicina rigenerativa, le lesioni e la riparazione degli organi.