Immagine: Fao.org
Negli ultimi mesi sulla carne coltivata è aumentato il livello di disinformazione, diffusa da diversi esponenti politici e non solo, e resa possibile dal fatto che la conoscenza sul processo di produzione è ancora bassissima nell’opinione pubblica.
Molte parti interessate, tra cui i ricercatori che studiano i problemi di sicurezza alimentare degli alimenti a base cellulare, gli sviluppatori e i produttori privati di alimenti a base cellulare e le organizzazioni non governative, stanno lavorando in questo spazio per far progredire le nostre conoscenze collettive. La FAO, in collaborazione con l’OMS, ha tenuto una consultazione di esperti di 3,5 giorni a Singapore dall’1 al 4 novembre 2022. L’obiettivo generale della consultazione di esperti è quello di sviluppare un documento con conoscenze tecniche aggiornate sugli aspetti di sicurezza alimentare della produzione di alimenti La pubblicazione della pietra miliare che include i risultati della Consultazione di esperti è prevista per la prima metà del 2023.
Nel frattempo, per non essere vittime di informazioni infondate, è importante guardare il filmato patrocinato dalla FAO, sostenitrice della prima ora della coltivazione di proteine nobili, che – ha ricordato più volte in diverse sedi – potrebbe fornire risposte sostenibili a una parte significativa dell’umanità e, al tempo stesso, contribuire a ridurre drasticamente l’impatto della produzione di cibo sul cambiamento climatico.
Il filmato dura 20 minuti, ma aiuta a vedere tutto il complesso processo che sta dietro alla sintesi di cellule muscolari in vitro, e a comprendere perché questo tipo di prodotto raggiunga standard di sicurezza che nessuna carne di allevamento può ottenere, grazie ai continui e minuziosi controlli sulla sterilità di tutti i passaggi, degli strumenti, dei materiali e perfino dell’acqua e dell’aria. Tutto ciò permette di evitare il ricorso a qualunque tipo di antibiotico o antimicrobico: un altro vantaggio fondamentale, visto l’aumento delle resistenze agli antibiotici in crescita esponenziale, sul quale l’Oms continua a lanciare allarmi troppo spesso inascoltati. Infine, mostra l’aspetto di una bistecca di carne coltivata, il suo confezionamento, la conservazione e la sua preparazione: immagini che avvicinano i consumatori, perché aiutano a capire che il gusto, come affermano coloro che la stanno mangiando dal 2020 a Singapore, è di fatto indistinguibile da quello della carne cui siamo abituati, e così l’aspetto, o la possibilità di cucinarla in vari modi.
La FAO ha scelto di illustrare il lavoro di una delle partnership tra pubblico e privato più avanti nella realizzazione di carne coltivata, già in vendita in alcuni ristoranti controllati: la Aleph Farm di Rehovot, in Israele, paese che sta puntando moltissimo sul settore, vista la scarsità delle risorse naturali di cui da sempre dispone, in peggioramento a causa della crisi climatica e dell’aumento della popolazione.