Se ignoriamo i problemi e le esigenze delle popolazioni rurali nei paesi più poveri del mondo, i nostri tentativi di creare sistemi alimentari più equi e sostenibili sono destinati a fallire, ha detto il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) alla vigilia del pre-vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari .
“Le popolazioni rurali sono state a lungo relegate ai margini delle catene alimentari di valore. A fronte del duro lavoro con cui producono gran parte del nostro cibo, troppo spesso ricevono compensi irrisori e sono lasciati vulnerabili di fronte alle crisi“, ha detto Gilbert F. Houngbo, presidente dell’IFAD, l’agenzia leader delle Nazioni Unite nella lotta alla povertà rurale e alla fame.
“In questo momento è imperativo correggere l’iniquità dei nostri sistemi alimentari. Senza un’azione decisiva che generi cambiamenti concreti per gli agricoltori, la fame e la povertà non faranno che aumentare, generando più instabilità e migrazioni“, ha aggiunto.
I piccoli agricoltori producono circa un terzo del cibo mondiale e forniscono fino all’80
LEGGI IL RAPPORTO COMPLETO: www.fao.org/3/cb4474en/cb4474en.pdf