Hai domande sull’utilità di vitamine, minerali, erbe o altri ingredienti di integratori alimentari durante il COVID-19? Ti sei chiesto se gli integratori possono favorire l’immunità, ridurre la gravità della malattia o accelerare il recupero? Se invece stai assumendo quantità sufficienti di nutrienti essenziali, ti stai chiedendo se riceverne di più potrebbe essere d’aiuto?
L’Office of Dietary Supplements (ODS) ha pubblicato una nuova scheda informativa per i professionisti della salute, Dietary Supplements in the Time of COVID-19, che risponde a queste domande e altre ancora. Il documento riassume lo stato della scienza sulla sicurezza e l’efficacia di 11 ingredienti di integratori alimentari, dall’andrografo allo zinco, e aiuta a mettere le cose in chiaro su ciò che mostrano le prove disponibili.
Alcuni studi, per esempio, collegano bassi livelli di vitamina D con una maggiore incidenza di COVID-19 e una malattia più grave, ma uno studio clinico recentemente completato ha scoperto che un singolo integratore di vitamina D ad alta dose non ha influenzato la durata del ricovero o il rischio di mortalità tra i pazienti ricoverati con COVID-19 da moderato a grave.
E il sambuco? Le vendite di questa erba sono salite alle stelle sulla scia della pandemia, ma nessuno studio dimostra che il sambuco aiuta a prevenire o trattare il COVID-19.
E i probiotici? Un piccolo studio clinico in pazienti ricoverati con COVID-19 e che ricevevano farmaci ha trovato alcuni risultati promettenti utilizzando una formulazione probiotica contenente ceppi di Streptococcus, Lactobacillus e Bifidobacterium, ma sono necessarie ulteriori ricerche.
Maggiori dettagli su questi e altri ingredienti sono consultabili al seguente link: