Il benessere del pianeta passa dal mare e per questo fra i trend dell’estate ci sono i cosmetici e le creme solari in grado di combinare tutela dell’ambiente marino e salute della persona.
“Reef-safe sunscreens” ovvero creme solari che non danneggiano la barriera corallina e in generale claim come “ocean-friendly” e “sostenibile” acquistano sempre maggiore popolarità fra i consumatori consapevoli che oggi ricercano prodotti naturali e rispettosi dell’ambiente.
La Clean Beauty di quest’estate si concentra soprattutto sui cosmetici in grado di proteggere efficacemente la pelle dai raggi UV senza inquinare né danneggiare la flora e la fauna acquatica e che non provochino il fenomeno del “coral bleaching”, lo sbiancamento dei coralli, che può portare alla distruzione del loro ecosistema.
Questo preoccupante fenomeno, dovuto soprattutto all’aumento delle temperature, alla presenza di inquinanti e ad altre variazioni ambientali, sembra possa essere correlato anche a elevate concentrazioni di alcuni filtri UV utilizzati nelle creme solari, tanto che, in alcuni Paesi, sostanze sintetiche come l’Ossibenzone e l’Ottinoxato sono state vietate.
Per interpretare al meglio la nuova tendenza green dell’estate e la necessità di tutelare l’ambiente e i consumatori, è fondamentale che le aziende sviluppino prodotti e metodi virtuosi seguendo le indicazioni di istituti come l’ICRI (International Coral Reef Initiative), il quale promuove l’uso di solari rispettosi dell’ambiente, traccia linee guida per limitare la vendita e l’uso di solari che contengono sostanze ritenute dannose e promuove la sensibilizzazione del pubblico e delle imprese alla protezione dell’ecosistema oceanico.
Al fine di massimizzare il contenuto di ingredienti naturali dei cosmetici e in generale assicurare la coerenza dei claim riportati sulle confezioni è importante che questi siano supportati da prove scientifiche e che i prodotti siano certificati come naturali e biologici secondo standard internazionalmente riconosciuti come NATRUE, che stabilisce rigidi criteri per l’uso di ingredienti naturali e bio per i cosmetici nonché la sostenibilità dei prodotti, prendendo in considerazione i metodi di approvvigionamento, le formulazioni, il packaging e tutte le fasi della filiera.
Nei solari che portano il marchio NATRUE sono automaticamente esclusi tutti i filtri UV sintetici, mentre restano ammessi i filtri minerali natural-identici come il biossido di titanio e l’ossido di zinco.
L’Associazione no profit NATRUE, che oggi vede sotto il suo marchio di certificazione più di 6.400 prodotti, promuove una cosmesi rispettosa dell’ambiente e collabora con le aziende per ridurre il fenomeno del greenwashing, ovvero la tendenza a spacciare per naturali e sostenibili prodotti che in realtà non lo sono.
“Con l’estate alle porte il tema della sostenibilità delle creme solari torna ad essere caldo. Per questo con il nostro marchio cerchiamo di fare chiarezza e promuovere la massima trasparenza verso i consumatori affinché siano consapevoli dell’impatto che gli ingredienti cosmetici possono avere sull’ecosistema e che acquistare un prodotto certificato NATRUE significa compiere una scelta in linea con la natura e a favore della tutela dell’ambiente” ha commentato Mark Smith, Direttore Generale di NATRUE.