L’Associazione internazionale, che dal 2007 tutela la vera bio-beauty, riduce nell’ultimo aggiornamento del suo standard i livelli di certificazione dell’etichetta NATRUE a due categorie: “naturale” e “biologico” e aggiunge nuovi requisiti per la formulazione dei cosmetici naturali e biologici con l’obiettivo di portare il mondo della cosmesi verso un’innovazione ancora più sostenibile.
Massima trasparenza e requisiti aggiuntivi per garantire l’autenticità dei cosmetici naturali e biologici. Queste sono le principali innovazioni al centro del nuovo standard NATRUE.
I criteri previsti dalla versione 3.9 del disciplinare, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, rappresentano un ulteriore passo in avanti a tutela dei consumatori valorizzando un approvvigionamento sostenibile delle materie prime naturali e biologiche nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
La novità principale è costituita dalla riduzione dei livelli di certificazione che passano da 3 a 2: “naturale” e “biologico”. Diventa così più facile per i consumatori capire quale sia la classificazione dei cosmetici che acquistano. Verrà invece progressivamente eliminato il livello intermedio “naturale con componenti biologiche”. Dal 1 gennaio 2021 in poi, i prodotti potranno essere certificati NATRUE solo come “naturali” o “biologici”.
Il nuovo standard NATRUE rappresenta un impegno concreto per rendere più trasparente il processo decisionale da parte dei consumatori che scelgono un cosmetico green. Infatti, non è sempre semplice districarsi nella lettura dell’INCI (la lista degli ingredienti) e spesso il rischio è quello di imbattersi nel fenomeno del greenwashing, vale a dire la tendenza a spacciare per naturali e biologici cosmetici che in realtà non lo sono.
NATRUE è diventato negli anni il punto di riferimento internazionale della cosmesi naturale e biologica poiché, da un lato, fornisce una guida pratica per chi formula, dall’altro offre un marchio chiaro e riconoscibile, simbolo di trasparenza e affidabilità per i consumatori.
Lo standard 3.9 prevede criteri più rigorosi per la selezione delle materie prime quali, ad esempio, l’olio di palma. Gli ingredienti, oltre a dover rispettare i criteri del disciplinare, dovranno provenire da catene sostenibili e certificate, come ad esempio l’RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil), ove possibile e disponibile. In questo modo NATRUE va verso la direzione di ridurre l’impatto ambientale delle coltivazioni salvaguardando lo sviluppo sostenibile delle materie prime spesso utilizate nella formulazione dei cosmetici.
Questo ultimo aggiornamento dello standard NATRUE espande ulteriormente la capacità dei produttori di innovare e sviluppare cosmetici naturali e biologici in linea con i principi della chimica verde. I prodotti certificati NATRUE sono composti solo da ingredienti naturali, di derivazione naturale o natural-identici. Non sono consentite sostanze provenienti da OGM, siliconi, parabeni, oli minerali, microplastiche, sostanze semi-sintetiche di origine petrolchimica o fragranze sintetiche.
“La sostenibilità non è più una scelta politica, ma un’inevitabilità. L’ultimo aggiornamento dello standard NATRUE rappresenta una risposta concreta a supporto delle scelte d’acquisto dei consumatori alla ricerca di cosmetici naturali e biologici che rappresentino queste qualità in modo verificabile, offrendo contemporaneamente le massime garanzie anche per quanto concerne il rispetto degli animali, la tutela ambientale, della biodiversità e delle persone”, ha dichiarato Mark Smith, Direttore generale NATRUE.