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- 11/17/2021

Packaging sostenibile, la percezione del consumatore: la ricerca “Consumatori, cosmetica&packaging”

HPC Today

La ricerca realizzata da Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna, Quantis, Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche approfondisce la percezione dei cittadini nella trasformazione sostenibile dei processi di confezionamento, con un focus sul settore cosmetico 

 

Dal 2 novembre 2021 è disponibile la ricerca “Consumatori, cosmetica&packaging”, presentata in anteprima a Ecomondo, Rimini, lo scorso 28 ottobre in occasione dell’evento “Citizens matter. Il ruolo delle persone nella trasformazione sostenibile dei processi di imballaggio”: una literature analysis realizzata dall’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna per Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche in collaborazione con Quantis e Centro Studi di Cosmetica Italia.  

 

Durante l’evento è stato presentato il nuovo Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna. L’Osservatorio aspira ad essere un punto di riferimento e connessione per la comunità del Sistema Packaging, aggregando e rielaborando conoscenza, ricercando buone pratiche in una logica predittiva, ibridando competenze di progetto e ricerca tra Università, studenti e aziende, con l’obiettivo di innescare e moltiplicare innovazione. Durante la conferenza di presentazione è stata posta l’attenzione su un anello chiave della catena del valore: i destinatari dei prodotti confezionati. I cittadini, con le loro scelte, possono modificare sensibilmente l’esito di sostenibilità del settore e allo stesso tempo condizionare il comportamento di ogni altro soggetto della filiera, non solo cosmetica. 

 

La meta-analisi attesta infatti che i consumatori chiedono prodotti sempre più sostenibili ed ecocompatibili e l’imballaggio ne è una componente essenziale: diversi studi dimostrano che i consumatori reagiscono positivamente agli imballaggi riciclati e scelgono brand che li aiutino a consumare in modo etico. Inoltre, sempre più̀ brand stanno pensando a come evolversi per rendere i propri imballaggi ambientalmente più̀ sostenibili rispondendo alla richiesta dei consumatori.  Il 52

 

Dalla ricerca emerge quanto i rifiuti siamo un problema significativo per i consumatori, che riconoscono il proprio ruolo nell’evitare impatti ambientali dannosi sull’ambiente e si aspettano che le aziende prendano iniziativa nel fare lo stesso. Analizzando la percezione dei consumatori di 4 paesi europei (Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia), emerge che sia l’Italia il paese con la percentuale di intervistati più preoccupata dell’impatto ambientale delle nostre abitudini nel 2020 (90

 

Crescono i brand certificati CSR: tra giugno 2019 e giugno 2020 il business dei prodotti dotati della certificazione Ecolabel ha registrato una crescita delle vendite del +8,2

 

Per quanto riguarda il settore cosmetico, il 75

ingredienti dei prodotti di bellezza prima di fare un acquisto. Particolarmente attenti i giovani Gen Z, di cui l’80

 

A livello internazionale, il 68

 

Simone Pedrazzini, Direttore Quantis Italia dichiara: “Siamo consapevoli dell’importanza che il consumatore riserva ad informazioni sempre più dettagliate sui prodotti che utilizza, sulla loro composizione e smaltimento, soprattutto in ambito cosmetico. Il nostro approccio sistemico alla sostenibilità parte proprio dagli impegni presi nei confronti dei consumatori, degli stakeholder e del pianeta, per cui le aziende si orientano sempre più nella direzione di apportare cambiamenti concreti e monitorare i loro progressi lungo il percorso della sostenibilità ambientale. Misurare, gestire, condividere: l’accessibilità di metriche scientifiche a tutta la filiera del packaging consente sia alle aziende che ai consumatori di prendere decisioni informate e solide rispetto alla sostenibilità ambientale di un materiale o di un processo. Siamo qui oggi proprio per muoverci in questa direzione, lavorando con i protagonisti del mondo delle istituzioni e delle aziende in questo senso.” 

 

Flaviano Celaschi, coordinatore dell’Advanced Design Unit – Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna dettaglia “La consapevolezza e la conoscenza sono alla base di un sentimento di corresponsabilità e partecipazione che è possibile attivare nella cittadinanza, tutti temi fondamentali per la chiusura del cerchio. Se riusciremo a trattare il packaging con l’importanza adeguata, potrà ritornare ad essere una fantastica chance della società post-industriale e potrà far pace con l’Antropocene. Per questo il packaging non è solo un tema con problematiche che cercano risposte dal settore industriale, chimico, grafico-comunicativo, di processo e logistica delle merci, ma è anche e soprattutto un problema legato ai nostri comportamenti, e deve diventare una opportunità collettiva”. 

 

Matteo Locatelli, Vicepresidente di Cosmetica Italia conclude “Per la cosmesi, essere un’industria che fa bene al Paese è un progetto ambizioso che richiede costante lavoro sotto numerosi aspetti. Significa fornire alle persone prodotti sicuri ed efficaci che possano accompagnarle nei gesti quotidiani dedicati al benessere, all’igiene, alla prevenzione e alla cura di sé. Significa contribuire all’economia nazionale e offrire posti di lavoro a risorse preparate e qualificate. Significa preoccuparsi dello stato di salute dell’ambiente che ci circonda, così come della società in cui viviamo, con iniziative nel campo della sostenibilità e della corporate social responsibility. L’intera filiera cosmetica è inevitabilmente coinvolta, in ogni suo singolo ingranaggio, nella sfida verso la sostenibilità. Gli attori del comparto, infatti, non limitano più le pratiche dell’attenzione all’ambiente a un singolo fattore o a una specifica linea di prodotto, ma stanno sempre più permeando tutte le fasi del ciclo di vita del cosmetico, dalla progettazione al packaging, dalla formula alla distribuzione, fino allo smaltimento finale. In questo scenario, non resta secondaria la valorizzazione di queste qualità nelle azioni di comunicazione delle imprese. Anzi, sempre più l’attenzione verso il consumatore si traduce in una informazione corretta, le cui dichiarazioni siano sostenute da prove adeguate e verificabili. In questo contesto le parole credibilità e sostenibilità restano indivisibili: è questo l’intento di una industria responsabile ed evoluta”.