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- 10/25/2022

POLIMERI DI CANNABINOIDI: BIOPLASTICA DA CBD

Nutra Horizons IT

Con la legalizzazione della coltivazione della canapa, i prodotti contenenti cannabidiolo (CBD) sono diventati popolari. Molti di questi oli e creme sostengono di alleviare il dolore e altre condizioni; ora, una nuova ricerca riportata su ACS Applied Materials & Interfaces suggerisce che il CBD potrebbe avere un’altra funzione: come bioplastica.

 

 Il team di ricerca ha creato un materiale bioplastico a base di CBD che un giorno potrebbe essere usato in impianti medici, involucri alimentari e altro ancora.

 

La cannabis (Cannabis sativa) è ben nota per lo “sballo” euforico che dà ai consumatori,causato da una sostanza chimica chiamata tetraidrocannabinolo (THC). Un altro componente, il CBD, è responsabile delle sensazioni di rilassamento e calma, ma a differenza del THC non produce uno sballo.

 

Nelle piante di canapa allevate per contenere poco o niente THC, il CBD può costituire fino al 20% del peso della pianta. Poiché la coltivazione della canapa è ora legale a livello federale negli Stati Uniti, il prezzo del CBD è sceso drasticamente, aprendo la possibilità di utilizzare il composto in altre applicazioni.

 

Negli ultimi anni, la bioplastica chiamata poli(acido lattico), o PLA, è diventata un’opzione popolare per le plastiche sostenibili, perché è prodotta da mais e canna da zucchero invece che da combustibili fossili e può essere compostata industrialmente. Molti beni di consumo monouso, come utensili e bottiglie di soda, nonché dispositivi medici, come filler e impianti facciali, contengono ora PLA. Così come l’acido lattico è un buon elemento costitutivo del PLA, anche la struttura chimica del CBD ha le caratteristiche giuste per essere ripetuta come polimero.

 

Gregory Sotzing, Lakshmi Nair e colleghi hanno quindi voluto verificare se il CBD potesse essere usato per creare una nuova bioplastica.

 

Per creare polimeri di cannabinoidi, i ricercatori hanno eseguito una reazione di condensazione con il cloruro di adipoile – usato anche per creare il nylon – e il CBD o il cannabigerolo (CBG), strettamente correlato, producendo un poliestere. Il CBD polimerico ha un’ampia gamma di temperature di fusione e di estensibilità e, per dimostrare la sua capacità di funzionare come plastica, i ricercatori lo hanno modellato a forma di foglia di canapa con uno stampo. Poiché le bioplastiche sono spesso utilizzate in ambito medico, hanno anche studiato le proprietà bioattive dei polimeri. Né il CBD né i poliesteri CBG sono risultati citotossici. A differenza della bioplastica convenzionale PLA, il poliestere CBD aveva un’attività antiossidante. Sebbene la versione polimerica del CBD non abbia conferito gli stessi effetti terapeutici di quella in forma di olio, Sotzing afferma che le future versioni della plastica potrebbero essere progettate per avere proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, e questo è l’obiettivo della sua start-up Polycannabinoid Therapeutics Rx.