Un documento redatto a cura del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) affronta il tema dell’etichettatura nutrizionale supplementare “front-of-pack” (o fronte pacco), analizzando in dettaglio le caratteristiche della proposta francese (Nutri-Score) e di quella italiana (Nutrinform Battery).
In generale, gli esperti della SINU sottolineano come i due sistemi si distinguano principalmente per tipologia di approccio: informativo, e quindi educativo, quello di Nutrinform Battery, basato su una rappresentazione grafica di 5 “batterie” (per calorie, grassi totali e saturi, zuccheri e sale) e sulla dichiarazione del contenuto per porzione; interpretativo, e quindi direttivo, quello di Nutri-Score, che assegna ad ogni singolo alimento, sulla base di un complesso algoritmo, una valutazione globale di “qualità” espressa con una lettera associata a un colore (dalla A su sfondo verde scuro alla E su sfondo rosso), basata sulla composizione di 100 g di prodotto. Osservano inoltre che, mentre l’approccio informativo, come quello alla base di Nutrinform Battery, rischia di duplicare informazioni già incluse nell’etichetta obbligatoria, le proposte più sintetiche, interpretative, come Nutri-Score sono basate su un’eccessiva semplificazione del messaggio e tendono solamente a orientare le scelte del consumatore, senza fornirgli strumenti utili per comprendere il contributo del singolo alimento alla dieta complessiva.
Gli autori del documento rilevano poi alcune criticità specifiche dei due sistemi di etichettatura fronte pacco. Da una parte Nutri-Score, che è frutto di un calcolo del quale il consumatore non può in alcun modo comprendere il procedimento, è basato sul contenuto di energia, nutrienti e specifici componenti in 100 g di prodotto, tralasciando quindi completamente il concetto di porzione, e cioè di quantità effettivamente consumata, che è determinante dell’impatto del singolo alimento sulla dieta. Inoltre, nessuno degli studi pubblicati su Nutri-Score fino ad oggi ha dimostrato alcun effetto sulla conoscenza nutrizionale del consumatore, che da una lettera e un colore non è in grado di capire quale nutriente o componente dell’alimento lo possa caratterizzare in senso positivo e/o negativo.
D’altro canto, Nutrinform Battery, nato dal lavoro congiunto dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Salute, degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole, Ambientali e forestali e sotto la supervisione tecnico-scientifica del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia agraria)-Alimenti e Nutrizione, ha all’attivo solo due lavori scientifici pubblicati che ne dimostrano il livello di comprensione da parte del consumatore e può essere di difficile interpretazione per le persone comuni, anche perché il messaggio che vuole comunicare appare in contraddizione con il principio della batteria (ad esempio del telefono cellulare) al quale si è portati più comunemente a pensare.
Gli esperti concludono che, se l’obiettivo principale dell’etichettatura nutrizionale “front-of-pack” è contrastare la malnutrizione per eccesso contribuendo al controllo dell’obesità e delle altre malattie cronico-degenerative non-trasmissibili, e quindi favorire, attraverso scelte nutrizionali più sane e consapevoli, il miglioramento delle abitudini alimentari, Nutrinform Battery appare maggiormente focalizzato in questo senso e da preferire a Nutri-Score.