Leonardo Celleno, Alessandra Vasselli
AIDECO Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia, Roma, Italia

Abstract

L’impatto della pandemia è stato consistente sia per le aziende che per i consumatori. Come spesso accade, un importante cambiamento può fungere però anche da “catalizzatore” per trasformazioni fino a poco tempo prima impensabili. Uno sviluppo sostenibile, anche in ambito cosmetico, è una sfida alla quale nessuno può sottrarsi e le aziende di settore hanno già iniziato questo complesso e lungo processo. Gli stessi consumatori, gli utenti finali della filiera e tutti i professionisti del benessere, sono diventati più consapevoli della necessità di cambiare prospettive e priorità, nell’ottica del rispetto della propria salute e dell’ambiente in cui vivono. Anche la dermatologia approccia all’uso di ingredienti naturali, nell’ottica primaria della loro sicurezza nell’uso.

INTRODUZIONE

La sensibilità verso le tematiche del cosmetico “sostenibile” è stata senza dubbio ulteriormente rafforzata dal periodo legato alla pandemia COVID-2019, sia da parte dei consumatori che delle aziende. Inoltre, l’agenda “globale” verso il 2030 indica una strada dalla quale probabilmente nessun comparto produttivo potrà allontanarsi. I claims “naturale”, “green”, “ecologico” o “biologico” riferiti al prodotto cosmetico hanno ormai una lunga storia, sotto certi aspetti decisamente controversa ma anche ricca di significati, che si sono arricchiti nel tempo di nuove regole, nuove certificazioni, diverse modalità di interpretazione.

Oggi il concetto di sostenibilità vive di una nuova consapevolezza, non solo correlata a singoli aspetti di un’idea troppo generica di “solo naturale”, ma saldamente integrata tra ambiti tra loro anche distanti. Come in un unicum coeso tra molteplici sfaccettature con gli stessi obiettivi: tutela della salute umana e dell’ambiente, peraltro la prima dipendente dall’altra e viceversa.

Anche la dermatologia negli ultimi anni ha dato molto rilievo alla ricerca di in ...