Il fulcro della oscura “bilancia” gene/ambiente, la nutrigenetica
FILIPPO BIAMONTE
Scuola di specializzazione Patologia Clinica e Biochimica Clinica, Fondazione Policlinico
“A. Gemelli” Roma
Abstract
L’interazione tra alimentazione (come fattore ambientale) e geni è una diade di primaria importanza per la prevenzione, gestione e comprensione di diverse patologie croniche, tra le quali spiccano le patologie obeso-correlate (OC). Ad oggi, l’obesità rappresenta una delle maggiori cause di mortalità in diversi paesi, gravando spesso in maniera significativa sulla spesa sanitaria.
Nuovi studi nelle scienze genomiche in termini di medicina personalizzata, come la nutrizione personalizzata o nutrigenetica, basati su informazioni genetiche ed epigenetiche, insieme allo stato fisiopatologico, età, sesso e livelli di stress del paziente, rappresentano ad oggi nuovi approcci terapeutici multidisciplinari di notevole successo.
In questo breve articolo, ci focalizzeremo circa l’interplay tra fattori genetici e ambientali, dove di quest’ultimo, gioca un ruolo pilota l’alimentazione.
L’obesità a eziologia multifattoriale è da considerarsi una mera epidemia globale. Più del 35 % della popolazione, si stima, è in sovrappeso o obeso, in accordo con i valori di indice di massa corporea (BMI).
Associate, spesso, ad alti livelli di BMI coesistono entità patologiche accessorie o comorbidità quali: dislipidemie, disturbi cardio-vascolari, diabete di tipo 2, steatosi epatica non alcoolica NAFLD, tumori, depressione, disturbi del tono dell’umore, con importanti costi economici e sociali (1).
Stili alimentari sbilanciati svolti per lunghi periodi, alto contenuto calorico, eccesso in grassi e zuccheri, associati a stili di vita sedentari, dovuti spesso anche a cattiva gestione di fattori stressogeni, contribuiscono allo sviluppo del sovrappeso/obesità e alle relative comorbidità (2).
Ogni individuo differisce dall’altro per una media di oltre 3 milioni di variazioni genetiche nel loro DNA. Questa diversità genetica è responsabile di importanti differenze interindividuali, nelle scelte alimentari, nei bisogni nutrizionali e nelle risposte dieto-terapiche tra gli esseri umani.
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