Ingredienti naturali nell’industria. Il caso dei composti antiossidanti da fonti vegetali

corresponding

SALVATORE PARISI1, CARMELO PARISI2, GIOVANNI LIBERATORE2
1. Lourdes Matha Institute of Hotel Management and Catering Technology – Kerala State, India
2. Università di Palermo, Palermo, Italia

Abstract

Il mondo delle produzioni agroalimentari attuale è alla ricerca, ormai da tempo, di nuove soluzioni tecnologiche relative alla gestione puntuale delle criticità produttive. In quest’ambito, la richiesta pressante di sicurezza da parte del consumatore finale ha finito per concretarsi nella definizione di nuovi parametri di giudizio del prodotto alimentare che non hanno un riscontro esclusivo in termini di valutazione dei prezzi. Il moderno consumatore alimentare è disposto a pagare più del minimo prezzo possibile per un prodotto che possa fornire un valore aggiunto. L’assenza di additivi e conservanti identificati generalmente come “sintetici” (non naturali) va interpretato correttamente. In altri termini, il consumatore non desidera che un alimento che si vorrebbe naturale contenga ingredienti di tipo “non naturale” anche in misura molto ridotta. Il che porta naturalmente a escludere moltissimi additivi o conservanti. Di converso, i prodotti e derivati noti come integratori alimentari e fruibili anche in alimenti d’uso comune sono collegati a una conoscenza dei profili chimici e salutistici che può e deve essere fornita in modo mirato al Consumatore, non sempre un Esperto, ma di certo un Utente.


INTRODUZIONE AL COMPARTO DEGLI INGREDIENTI NATURALI NEL CONTESTO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE MODERNA

Il mondo delle produzioni agroalimentari attuale è alla ricerca da tempo di nuove soluzioni tecnologiche relative alla gestione puntuale delle criticità produttive in termini di:

 

  1. Progettazione del prodotto e della linea/infrastrutture dedicate
  2. Lavorazione e controllo in process.
  3. Processi post-vendita
  4. Logistica
  5. Contenimento dei costi e ottimizzazione dei ricavi
  6. E, più in generale, di mantenimento o miglioramento degli standard produttivi come riscontrabili nel prodotto finale.

 

Può ben dirsi che il prodotto alimentare sia non solo il risultato di un processo dalle mille sfaccettature, e molte delle quali non visibili (insospettabili) per il consumatore finale, ma anche e soprattutto il veicolo d’informazioni e dati, alcuni visibili e altri impercettibili (sarebbe meglio dire “subliminali”) che possono influenzare il consumatore (1).

 

 In quest’ambito, la rich ...