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- 07/27/2021

UCIMA: Macchine packaging- il fatturato del primo semestre 2021 torna ai livelli del 2019

Nutra Horizons IT

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È del -1,8

Bene il settore alimentare e cosmetico.

 

Il settore delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio chiude il primo semestre del 2021 con un solido +21

Lo stesso Centro Studi ha poi fornito i risultati del 2020, riportati nella nona Indagine Statistica Nazionale che ogni anno fotografa l’andamento del comparto. L’anno scorso i costruttori italiani di macchine automatiche per il packaging hanno sostanzialmente confermato il giro d’affari dell’anno procedente: dopo il record del 2019, il comparto registra infatti un calo contenuto su base annua pari al -2,9

 

I mercati internazionali

In linea con il 2019 il fatturato estero pesa per il 78

Il mercato interno

Con 1,72 miliardi il mercato domestico è cresciuto nel corso del 2020, marcando un +1,9

 

I settori clienti

Nella suddivisione tra i settori clienti il 2020 conferma la predominanza del food & beverage, che incide per il 58,2

Il terzo posto per volumi spetta come nel 2019 al settore farmaceutico, con 1.356 milioni di euro (17,4

Fatturato per tipologia produttiva

La famiglia delle macchine per il packaging primario resta preponderante con il 53,2

 

La struttura produttiva

Le 635 aziende italiane che producono macchinari per il confezionamento e l’imballaggio si concentrano principalmente lungo l’asse della via Emilia da Piacenza a Rimini – la cosiddetta packaging valley – con distretti produttivi anche in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana. L’analisi per classe di fatturato evidenzia la netta prevalenza di aziende di piccola dimensione (quelle sotto i 10 milioni di euro di fatturato costituiscono il 79

 

Le aspettative per il 2021

“I dati del primo semestre 2021 – commenta Matteo Gentili, presidente di Ucima -, dicono molto della bontà del lavoro fatto nel 2020, quando le nostre aziende non si sono mai fermate. Anzi, il comparto ha colto l’occasione della difficile situazione nazionale e internazionale per migliorare e affinare ulteriormente le proprie soluzioni sul fronte delle tecnologie digitali e, per ora, ne stiamo vedendo i frutti. La tenuta del 2020 e la crescita dei primi 6 mesi del 2021 confermano la solidità e il dinamismo del nostro settore che resta particolarmente strategico nel panorama dei produttori di beni strumentali made in Italy. Per la seconda metà dell’anno c’è fiducia, anche perché in diversi mercati si registrano aspettative di crescita”.