Il mercato dei probiotici è in crescita esponenziale in tutto il mondo.
Infatti, il trasferimento di probiotici nell’intestino può regolare positivamente il microbiota intestinale, promuovendo così il sistema immunitario e trattando diverse malattie. Tuttavia, il difficile ambiente gastrointestinale e il breve tempo di permanenza nel tratto gastrointestinale limitano significativamente la biodisponibilità e la colonizzazione intestinale dei probiotici.
Uno studio è stato pubblicato sulla rivista Engeneering presenta i risultati di una doppia incapsulazione, che sembra cambiare radicalmente i parametri di assorbimento e attecchimento dei probiotici.
Si tratta di un idrogel polisaccaridico a doppio strato (DPH) sotto forma di una struttura a doppio strato composta da uno strato interno di carbossimetilcellulosa (CMCL) supramolecolare e uno strato esterno di carbossimetilchitosano (CMCS) reticolato con alginato di dialdeide (DAA). Questa struttura a doppio strato consente di incapsulare e veicolare i probiotici in modo mirato all’interno dell’organismo. Nello stomaco, la struttura a gabbia del DPH è chiusa e lo strato esterno assorbe i liquidi circostanti per formare una barriera che protegge i probiotici dai fluidi gastrici. Nell’intestino, la struttura a gabbia si apre e si disintegra, rilasciando i probiotici. In questo modo, il DPH conferisce ai probiotici un’eccellente distribuzione mirata all’intestino, una migliore biodisponibilità orale, una maggiore tolleranza del tratto gastrointestinale e una robusta capacità di mucoadesione.
I probiotici incapsulati presentano una bioattività quasi invariata nel tratto gastrointestinale prima del rilascio e una migliore somministrazione orale. In particolare, i probiotici incapsulati da DPH mostrano una biodisponibilità 100,1 volte superiore e una mucoadesione 10,6 volte superiore rispetto ai probiotici liberi in un modello animale 48 ore dopo il trattamento. Inoltre, grazie alla notevole capacità di sopravvivere e di essere trattenuti nell’intestino, i probiotici incapsulati da DPH mostrano un’eccellente competizione in vitro e in vivo con gli agenti patogeni. In particolare, la reticolazione dinamica mediata da DAA non solo mantiene l’integrità complessiva degli idrogel, ma controlla anche i tempi di rilascio dei probiotici.
Inoltre, si prevede che il DPH potrebbe essere sfruttato anche per veicolare proteine e perfino in siti specifici dell’intestino controllando la reticolazione covalente dinamica, regolando quindi il rilascio e garantendo la protezione.