Credit: https://doi.org/10.1016/j.xcrp.2023.101308
La protezione solare è raccomandata per proteggere la pelle dai danni dei raggi ultravioletti (UV) e dallo sviluppo del cancro. Tuttavia, i filtri UV organici a piccole molecole presenti nelle creme solari danneggiano l’ambiente e possono rappresentare un rischio per la salute di chi ne fa uso poiché hanno un peso molecolare ridotto e quindi possono passare per via transdermica. Recentemente, i ricercatori hanno sviluppato un prototipo di filtro solare adatto alla barriera corallina, utilizzando la polimerizzazione per creare molecole di grandi dimensioni che bloccano comunque i raggi UV, ma sono troppo grandi per penetrare nella nostra pelle, nei coralli e nelle alghe. Il filtro UV polimerico, presentato il 1° marzo sulla rivista Cell Reports Physical Sciences, è risultato più efficace nel prevenire le scottature solari nei topi rispetto ai filtri solari esistenti.
I ricercatori hanno presentato una strategia per realizzare filtri UV polimerici sicuri e rispettosi dei coralli, combinando la reazione di Biginelli e la polimerizzazione dei radicali liberi. Hanno ottenuto un polimero idrosolubile con un’eccellente capacità di assorbimento dei raggi UV che protegge efficacemente i topi dalle scottature cutanee indotte dalle radiazioni UV in modo notevolmente migliore rispetto ai noti filtri UV (ad esempio, ossibenzone e avobenzone) e alle creme solari commerciali. Questo polimero non è transdermico grazie al suo elevato peso molecolare ed è quasi innocuo per i topi che non lo hanno assorbito attraverso la pelle, né hanno manifestato infiammazioni o altri danni cutanei. Il filtro UV polimerico sembra inoltre non essere pericoloso per i coralli e le alghe, due gruppi di organismi che vengono danneggiati dai filtri solari chimici attualmente disponibili. Infatti, gli stessi coralli testati si sbiancano e muoiono entro 6 e 20 giorni dall’esposizione all’ossibenzone.
Questo lavoro presenta una prima esplorazione di un filtro UV polimerico biocompatibile e rispettoso dei coralli attraverso una semplice reazione multicomponente e fornisce indicazioni che possono guidare la progettazione di polimeri funzionali a valore aggiunto per applicazioni pratiche.